El Papa visitará Francia en 2015

VATICAN INFORMATION SERVICE
AÑO XXIV – N° 173
FECHA 07-10-2014

Sumario:
– Programa de la visita del Papa al Parlamento Europeo y al Consejo de Europa
– El Papa visitará Francia en 2015
– Seconda Congregazione Generale
– Tercera Congregación General
– Otros actos pontificios

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Programa de la visita del Papa al Parlamento Europeo y al Consejo de Europa

Ciudad del Vaticano, 7 de octubre de 2014 (VIS).-Se ha publicado hoy el programa de la visita del Santo Padre a Francisco al Parlamento Europeo y al Consejo de Europa que tendrá lugar el próximo 25 de noviembre, martes.

El Papa saldrá a las 07,55 del aeropuerto romano de Fiumicino para Estrasburgo donde aterrizará a las 10.00 y será recibido de forma privada. A las 10,35 pronunciará un discurso ante el Parlamento Europeo y a las 12,05 hará lo propio ante el Consejo de Europa. A las 13,50 se embarcará de regresó a Roma donde llegará al aeropuerto de Ciampino a las 15,50.

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El Papa visitará Francia en 2015

Ciudad del Vaticano, 7 octubre 2014 (VIS).-El Director de la Oficina de Prensa de la Santa Sede, Padre Federico Lombardi. S.I.,ha informado hoy de que el Santo Padre desea efectuar un viaje apostólico a Francia en el curso de 2015.

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Seconda Congregazione Generale

Città del Vaticano, 7 ottobre 2014 (VIS). Nel corso della seconda Congregazione generale, è iniziato ieri pomeriggio il dibattito nell’ Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei Vescovi. Il tema previsto, secondo l?ordine dell?Instrumentum Laboris, era: »Il disegno di Dio su matrimonio e famiglia? (I parte, cap. 1) e »Conoscenza e ricezione della Sacra Scrittura e dei documenti della Chiesa su matrimonio e famiglia? (I parte, cap. 2).

Partendo dalla premessa che la famiglia è nucleo fondamentale della società umana, culla dell?amore gratuito, e che parlare di famiglia e di matrimonio implica una educazione alla fedeltà, si è ribadito che la famiglia va tutelata perché ne va del futuro dell?umanità.

Da più parti, inoltre, è emersa la necessità di adeguare il linguaggio della Chiesa, affinché la dottrina sulla famiglia, la vita, la sessualità sia compresa nel modo giusto: bisogna entrare in dialogo con il mondo, guardando all?esempio del Concilio, ovvero con un?apertura critica, ma sincera. Perché se la Chiesa non ascolta il mondo, il mondo non ascolterà la Chiesa. Ed il dialogo si può basare su temi importanti, come la pari dignità tra uomo e donna ed il rifiuto della violenza.

Il Vangelo non va spiegato, ma va mostrato ? si è detto in Aula ? e soprattutto vanno coinvolti i fedeli laici nell?annuncio della Buona Novella, evidenziandone il carisma missionario. L?evangelizzazione non deve essere una teoria spersonalizzata, ma deve fare sì che le famiglie stesse diano, concretamente, testimonianza della bellezza e della verità evangeliche. La sfida, si è detto, è quella di passare da una situazione difensiva ad una propositiva e attiva, ovvero rilanciare la capacità di proporre il patrimonio della fede con un nuovo linguaggio, con speranza, ardore, entusiasmo, offrendo testimonianze convincenti, creando un ponte tra il linguaggio della Chiesa e quello società.

In questo senso, è stato auspicato l?uso di una catechesi »biblica? piuttosto che »teologico-speculativa? perché ? nonostante le apparenze ? la gente non è più soddisfatta dall?egoismo e cerca ideali. Anche perché l?uomo vuole la felicità ed il cristiano sa che la felicità è Cristo, ma non riesce più a trovare il linguaggio adatto per dirlo al mondo. La Chiesa, invece, deve essere »magnetica?, lavorare per attrazione, con un atteggiamento di amicizia nei confronti del mondo.

Quanto alle coppie in difficoltà, si è sottolineato la necessità che la Chiesa deve essere loro vicina con comprensione, perdono e misericordia: la misericordia ? è stato detto ? è la prima prerogativa di Dio, ma bisogna guardarla nel contesto della giustizia, solo così si rispetterà davvero l?insieme del piano di Dio.

Il matrimonio è e resta un sacramento indissolubile; tuttavia, poiché la verità è Cristo, una Persona, e non un insieme di regole, è importante mantenere i principi, pur cambiando le forme concrete della loro attuazione. Insomma, come diceva Benedetto XVI, novità nella continuità: il Sinodo non mette in discussione la Dottrina, ma riflette sulla Pastorale, ovvero sul discernimento spirituale per l?applicazione di tale Dottrina davanti alle sfide della famiglia contemporanea. In questo senso, la misericordia non elimina i comandamenti, ma ne è la chiave ermeneutica.

Inoltre, è stato sottolineato come anche situazioni imperfette debbano essere considerate con rispetto: ad esempio, unioni di fatto in cui si conviva con fedeltà ed amore, presentano elementi di santificazione e di verità. Essenziale, quindi, guardare innanzitutto agli elementi positivi, affinché il Sinodo infonda coraggio e speranza anche a forme imperfette di famiglia, che possono essere valorizzate, secondo il principio della gtradualità. Bisogna amare davvero le famiglie in difficoltà.

Nel contesto di una società in cui prevale una sorta di »ego-latria? che porta alla defamiliarizzazione, bisogna rilevare una perdita del senso dell?Alleanza tra l?uomo (e la donna) e Dio. L?annuncio della bellezza della famiglia, quindi, non deve essere un estetismo, la presentazione di un mero ideale da imitare, ma deve presentare l?importanza dell?impegno definitivo fondato sull?Alleanza dei coniugi con Dio.

Altro punto essenziale, il rifiuto del clericalismo: talavolta la Chiesa sembra più preoccupata del potere che del servizio ed è per questo che non ispira i cuori degli uomini. Necessario, allora, tornare ad imitare Cristo, ritrovare l?umiltà: la riforma della Chiesa deve iniziare dalla riforma del clero, perché se i fedeli vedono pastori che imitano Cristo, allora torneranno ad avvicinarsi alla Chiesa, così che essa potrà passare dal solo evangelizzare all?essere evangelizzatrice.

E? stato anche affrontato il tema del valore essenziale della sessualità all?interno del matrimonio: si parla talmente tanto, infatti, criticamente della sessualità al di fuori del matrimonio, che quella coniugale sembra quasi la concessione verso una imperfezione. Il Sinodo ha poi accennato ? in modo più sintetico – alla necessità di una maggiore formazione per i sacerdoti, di politiche in favore della famiglia e del rilancio della trasmissione della fede all?interno della famiglia.

Durante l?ora di discussione libera, dalle 18.00 alle 19.00, sono emersi anche due suggerimenti: che il Sinodo mandi un messaggio di incoraggiamento e di stima alle famiglie in Iraq, minacciate dallo sterminio perpetrato dal fanatismo islamico e costrette a fuggire per non rinunciare alla loro fede. Il suggerimento è stato sottoposto a votazione ed approvato a maggioranza.

Un altro invito ha riguardato la necessità di riflettere anche sul clero sposato delle Chiese orientali, che spesso vive anch?esso delle »crisi familiari?, che possono giungere alla domanda del divorzio.

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Tercera Congregación General

Ciudad del Vaticano, 7 octubre 2014 (VIS).-Esta mañana durante la tercera congregación general ha proseguido la discusión. Los temas previstos, de acuerdo con el orden del Instrumentum Laboris, han sido : »Evangelio de la familia y ley natural» (Parte I, cap. 3) y »La familia y la vocación de la persona en Cristo» (Parte I, cap 4. ).

En la apertura de la Congregación se ha anunciado que el Consistorio ordinario, convocado por el Santo Padre para el lunes, 20 de octubre estará dedicado a la situación en el Oriente Medio, a la luz de los resultados de la reunión de algunos Representantes Pontificios y de los Superiores de los Dicasterios competentes celebrada en el Vaticano del 2 al 4 de octubre. El tema del Consistorio será presentado por el cardenal Pietro Parolin, Secretario de Estado. En el encuentro también participarán seis patriarcas orientales y el patriarca latino de Jerusalén, S.B. Fouad Twal.

El debate general ha continuado siguiendo los argumentos previstos. Se ha afirmado que era necesaria una mayor preparación para el matrimonio, para que éste no fuera sólo válido, sino también fructífero. La propuesta es la de no preocuparse solamente por los remedios para el fracaso de la unión conyugal, sino también por las condiciones que la hacen válida y fructífera. Lo que hay que transmitir es una visión del matrimonio no sólo como punto de llegada, sino como un camino hacia una meta más alta, un camino de crecimiento personal y de pareja, una fuerza y fuente de energía. La elección del matrimonio es una vocación verdadera y propia y como tal requiere fidelidad y coherencia para ser realmente un lugar de crecimiento y de salvaguardia de lo humano.

Para ello, hay que acompañar constantemente a los cónyuges en su itinerario de vida, a través de una pastoral familiar intensa y vigorosa. El camino de preparación para el sacramento del matrimonio debe ser, por lo tanto, largo, personalizado y también severo, sin miedo a que eventualmente disminuya el número de bodas celebradas en la Iglesia. De lo contrario, se corre el riesgo de obstruir los tribunales de justicia con los procesos matrimoniales.

Otro punto destacado en el Aula ha sido la influencia de los medios de comunicación, a veces intrusivos, cuando presentan ideologías contrarias a la doctrina de la Iglesia sobre el matrimonio y la familia. En esta perspectiva, se ha reiterado que además de proteger a los católicos, también hay que prepararlos mejor. La Iglesia debe ofrecer su enseñanza de forma más incisiva, presentando la doctrina no como una lista de prohibiciones, sino haciéndose más cercana a los fieles, como hacía Jesús. De esta manera, actuando con empatía y ternura, será posible reducir la brecha entre la doctrina y la práctica, entre las enseñanzas de la Iglesia y la vida familiar. Porque lo que necesitamos no es una elección entre la doctrina y la misericordia, sino la puesta en marcha de una pastoral iluminada, para animar sobre todo a las familias en dificultades, que a menudo tienen la sensación de que no pertenecen a la Iglesia.

Se ha reanudado el debate sobre el tema de las parejas con problemas, los divorciados que se han vuelto a casar. A ellos, se ha dicho, la Iglesia no debe presentar un juicio, sino una verdad, con una mirada comprensiva, porque la gente sigue la verdad y sigue a la Iglesia si ésta dice la verdad. La »medicina» de la misericordia da acogida, atención y apoyo. Sobre todo porque – se ha destacado- las familias que sufren no buscan soluciones pastorales rápidas, no quieren ser una mera cifra estadística, sino que sienten la necesidad de ser aconsejadas y de sentirse aceptadas y amadas. Se debe dar más espacio a la lógica sacramental que a la jurídica.

En cuanto al acercamiento a la Eucaristía de los divorciados que se han vuelto a casar, se ha reiterado que ese sacramento no es el sacramento de los perfectos, sino de aquellos que están en camino.

Al igual que ayer por la tarde la discusión se ha centrado también en la necesidad de renovar el lenguaje de la proclamación del Evangelio y de la transmisión de la doctrina. La Iglesia debe abrirse más al diálogo y escuchar con más frecuencia (y no sólo en casos excepcionales) las experiencias de las parejas casadas, porque sus luchas y sus fracasos no pueden ser ignorados; al contrario, pueden ser el fundamento de una teología real, verdadera. Y siempre a propósito del lenguaje, ha habido alguna que otra perplejidad acerca de la sugerencia ? incluida en el Instrumentum Laboris – de profundizar en el concepto, de inspiración bíblica, de »orden de la creación» como posibilidad de releer de una manera más significativa la »ley natural». No es suficiente cambiar el vocabulario, se ha dicho, si luego no se consigue crear un puente de diálogo efectivo con los fieles. En este sentido, se ha afirmado que la vasta y difusamente sentida necesidad de cambio debe entenderse como conversión pastoral para que el anuncio del Evangelio sea más eficaz.

A continuación se han presentado tres dimensiones específicas de la familia: la vocación a la vida; la misionera, entendida como testimonio de Cristo a través de la unidad familiar; y la aceptación del otro, ya que la familia es la primera escuela de alteridad, el lugar donde se pueden aprender la paciencia y la lentitud, en contraste con el ajetreo y el bullicio del mundo moderno. También se ha puesto de relieve otra dimensión ulterior del núcleo familiar : la santidad, porque la familia educa a la santidad, es un icono de la Trinidad, Iglesia doméstica al servicio de la evangelización, futuro de la humanidad.

Otros puntos mencionados durante la Tercera Congregación General han sido la importancia de la catequesis para las familias, especialmente para los niños, y de la oración entre las paredes domésticas que da lugar a una verdadera y propia generación de la fe, transmitiéndola de padres a hijos. Por último, se ha subrayado la necesidad de un formación más profunda de los sacerdotes y catequistas.

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Otros actos pontificios

Ciudad del Vaticano, 7 octubre 2014 (VIS).-El Santo Padre ha aceptado la renuncia del obispo Jan Zajac al oficio de auxiliar de la archidiócesis de Cracovia (Polonia) por límite de edad.